Suddance

1978

Suddance

Con una nuova formazione, gli Osanna tornano sul mercato discografico realizzando un disco con un sound completamente rinnovato.

Premio della critica discografica nel 1978.

Opera davvero stimolante e sottovalutata che ha il solo difetto di giungere quando l’attenzione per il rock progressivo, sia di derivazione etnica sia di marca jazz-rock, è giunta al capolinea. Nel 1978 impera il punk e la nascente new wave: i Clash, i Ramones, i Dead Kennedys. I Sex Pistols e i neonati Cure lanciano sferzanti invettive sonore contro il vecchio sistema, eccessivamente ridondante in alcune espressioni del rock sinfonico britannico (Yes e Genesis su tutti). Rientra in formazione in qualità di compositore e musicista Danilo Rustici, compagno ideale di Lino Vairetti. Il suono è corposo, potente, omogeneo, pervaso da continue buone vibrazioni. Esiste la ristampa in Cd di “Suddance”, cercatela e rimarrete conquistati dalla tagliente e romantica denuncia sociale dell’emarginazione in ‘A Zingara’ o dal ritmo incalzante di ‘Ce vulesse’, che in alcune accelerazioni ritmiche ricorda i migliori Van Der Graaf Generator.

(Guido Bellachioma)